l'escursione dell'anello del groppo rosso è come tante altre gite che abbiamo avuto occasione di fare
una di quelle escursioni che non ti aspetti.
abbiamo già avuto modo di parlare nei post precedenti della val d'aveto, forse non abbiamo detto nulla di
s.stefano d'aveto, bene la nostra tappa parte proprio da qui, quindi è necessaria una breve intro su questo paese montano:wiky-link.
veniamo al nostro trakking: la strada per arrivare a s.stefano la trovate sul post del monte penna,
giunti in paese dovrete arrivare poche curve più in alto al piazzale della funivia; in realtà vi fermerete poco prima: salendo con l'auto non vi sfuggirà sulla sinistra un grosso masso dove è segnalato l'inizio del sentiero, pochi metri più avanti sulla destra alcune costruzioni con anche un bar, potrete posteggiare l'auto qui e indossati gli scarponi prenderete il sentiero sulla sinistra visto poco prima e indicato con un cerchio giallo vuoto che sale ripido per una mulattiera.
al primo bivio sulla sinistra seguite le indicazioni per "prato della cipolla".
attraversiamo in salita numerosi ruscelli, le pareti rocciose che avremo davanti sono quelle dell'imponente "maggiorasca",
dente della cipolla |
prato della cipolla |
ma voi sportivoni non avendo ben chiaro cosa vi avrebbe riservato la camminata siete partiti con un più leggero panino con la mortadella,
quindi dopo una breve sosta, tornerete leggermente indietro per imboccare il sentiero che ora (volgendo le spalle al prato) avrete sulla destra,
incrocieremo diversi sentieri segnati dal "cai".
la nostra prossima tappa di avvicinamento è presso il rifugio "astass", seguiremo quindi le indicazioni che attraversando faggete e dolci sali scendi ci condurranno in una piccola radura dove sorge questo riparo aperto tutto l'anno e dove all'occorrenza è anche possibile dormire.
come per ogni riparo montano, anche questo è minimamente attrezzato, se doveste decidere di passarvi anche solo che una notte è assolutamente necessario lasciare il rifugio meglio di come lo si aveva trovato.
rifugio astass |
detto questo sappiate che per arrivare alla vostra meta manca davvero poco.
dal lato opposto a quello di entrata al rifugio sono presenti due vie: una ci porta diretti sul groppo rosso (sinistra), l'altra, se volete allungare ulteriormente la gita vi condurrà
sino alla sommità del "monte roncalla" (1685 m.s.l.m.); da qui potrete godere della vista sulla "ciappa liscia" e sulla sottostante "valle tribolata".
ma stiamo sul pezzo, in pochi minuti vi affaccerete sulla cima del "groppo rosso"(1585 m.s.l.m.).
groppo rosso |
due guglie del groppo rosso |
strapiombo |
il maggiorasca, sulla destra il penna |
santo stefano |
dopo che avrete fatto le foto di rito e dopo aver goduto del panorama, passando da una guglia all'altra del groppo, si scende lungo un sentiero tra i faggi.
cresta del birillo |
sappiate che avvistata la cresta del birillo, facilmente riconoscibile perchè forma una sorta di forcella con la sommita del groppo rosso, e superata una vasta pineta procediamo con ampi tornanti fino ad un bivio dove a sinistra prendiamo il sentiero segnato "fie" che scende in maniera piuttosto ripida lasciandovi sulla sinistra quindi la base del monte che sale vertiginosamente come una lama.
vicino ad un ruscelletto troverete una recinzione, si prosegue in discesa attraversando diversi rivi
per arrivare superato un ultimo torrente, presso alcune villette.... siete arrivati sbucherete di fianco, infatti, a dove siete partiti.
per quanto riguarda la tempistica, questo con passo tranquillo è un giro che si fà in quattro ore circa, alle quali però vanno aggiunte le pause varie che in genere tra una cosa e l'altra per un'escursione di questo tipo per essere considerata "godereccia" ammontano ad almeno un paio d'ore il dislivello non è pazzesco, siamo intorno ai 300 metri, però di chilometri se ne fanno, quindi anche se non durissima un III°grado della nostra
groppo rosso dalla base |
pur non presentando difficoltà di carattere tecnico, il limite di questo percorso è rappresentato dalla segnaletica stranamente insufficiente;
fortunatamente il percorso è abbastanza intuitivo, non è comunque una camminata da affrontare come prima uscita se l'esperienza che si ha alle spalle è di quella volta che avete fatto da boccadasse alla foce... e ritorno con il 31........
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